Andrea Segrè
Andrea Segrè, full professor of International and Comparative Agricultural and Food Policy, is director of the Department of Agricultural and Food Science, Alma Mater Studiorum-University of Bologna. Is the founder and president of Last Minute Market, an academic spin off aimed at recovering and preventing food waste. He is also the coordinator of the Italian National Plan for Food Waste Prevention (PINPAS).
Andrea Segrè, Professore Ordinario di Politica Agraria Internazionale e Comparata, è direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari presso l'Università degli Studi di Bologna. Fondatore dello spin-off accademico Last Minute Market, che mira al recupero e alla prevenzione degli sprechi alimentari. Coordinatore del Piano Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare (PINPAS).
Food Wastage: the Hidden Costs
Each year, about one trillion USD worth of food sales is lost or wasted. In addition to its economic impact, food wastage has significant societal costs that are born indirectly by taxpayers. Should damage costs associated with food wastage be accounted for, this global wastage appears much higher. In fact, the monetization of environmental costs such as the impact of greenhouse gases, land erosion, water use and pollinators loss, amounts to another trillion USD. Furthermore, a valuation of social costs, such as health effects of pesticides, loss of livelihoods and conflicts over natural resources adds another trillion USD. Noteworthy is the fact that not all food wastage reduction strategies are equal in terms of environmental efficiency and reducing food wastage must be a priority over energy recovery from food wastage. As a case study, the Italian National Plan for Food Waste Prevention (PINPAS) aims at reducing food wastage upstream the food chain, will be considered. PINPAS also seeks to improve recovery measures of unsold food. As indicated in the Guidelines on the preparation of food waste prevention programmes by the European Commission, PINPAS engages all stakeholders of the agri-food chain, from policy makers to civil groups and producers. The Italian political path that resulted in PINPAS is characterized by two strategic actions: the 2003 “Good Samaritan law” that enables the reuse of unsold food and the 2010 national campaign entitled “A year against waste”, a strong advocacy and awareness-raising campaign carried-out by Last Minute Market.
Sprecare il cibo: i costi nascosti
Ogni anno vengono sprecati circa mille miliardi di dollari in scorte alimentari. Ma oltre all'impatto economico, gli sprechi alimentari implicano anche costi al livello sociale che ricadono indirettamente sui contribuenti. Se dovessimo calcolare i danni associati agli sprechi alimentari, questo spreco globale appare ancora più elevato. Di fatto, il calcolo dei costi ambientali come l'impatto dei gas a effetto serra, l'erosione delle terre, lo sfruttamento delle risorse idriche e la perdita di impollinatori, corrisponde ad altri mille miliardi di dollari. Inoltre, una valutazione dei costi sociali, comprendente gli effetti sulla salute dei pesticidi, la riduzione dei mezzi di sostentamento e i conflitti sulle risorse naturali, aggiunge un ulteriore migliaio di miliardi di dollari. Va sottolineato il fatto che non tutte le strategie di riduzione degli sprechi hanno la stessa efficienza a livello ambientale, e che ridurre gli sprechi alimentari deve diventare una priorità rispetto al recupero dell'energia derivante dagli sprechi. Come caso studio, il Piano Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare (PINPAS), che mira a ridurre gli sprechi di cibo lungo la catena alimentare, verrà preso in considerazione. Il PINPAS punta inoltre a migliorare le procedure di recupero dei cibi non venduti. Come indicato nelle linee guida della Commissione europea sull'elaborazione di programmi di prevenzione contro gli sprechi alimentari, il PINPAS coinvolge tutti gli attori della catena agroalimentare, dai politici ai gruppi civili e i produttori. Il percorso politico dell'Italia che ha portato all'elaborazione del piano è caratterizzato da due azioni strategiche: la "legge del buon samaritano" del 2003, che consente il riutilizzo di cibo non venduto, e la campagna nazionale del 2010 chiamata "Un anno contro lo spreco," un'iniziativa di notevole impatto per aumentare la consapevolezza su questo tema condotta da Last Minute Market.