Cristina Alberini
ENG. Cristina Alberini, Professor in the Departments of Neuroscience, Psychiatry and Structural and Chemical Biology at Mount Sinai School of Medicine, has been studying the biological mechanisms of long-term memory for the last 20 years. Her studies explore the biological mechanisms of memory consolidation and reconsolidation, the processes by which newly learned information become long-lasting memories, and how memories are modulated and integrated into complex behavioral manifestations. Her studies also utilize the basic understandings of the mechanisms of memory formation to unravel how memory becomes an integral part of pathologies like addiction and post-traumatic stress disorder. Cristina Alberini graduated from the University of Pavia in Italy with Honors and obtained a Doctorate in Research in Immunological Sciences from the University of Genoa in Italy. She trained as a post-doctoral fellow at Columbia University, studying the role of gene expression regulation during long-term synaptic plasticity consolidation in Aplysia californica. From 1997 to 2000, she served on the Faculty of Brown University before joining Mount Sinai in 2001. She received a Hirschl-Weill Career Scientist Award from 2002 to 2007 and NARSAD Independent Investigator Award from 2007 to 2009. Since 2004 she has been a member of the Council of the Molecular and Cellular Cognition Society (MCCS) and the society's Treasurer since 2007. She is the current elected President of the MCCS. In 2009 she was awarded with the Golgi Medal.
ITA. Cristina Alberini, Professore presso il Dipartimento di Neuroscienze, Psichiatria e Biologia Chimica e Strutturale alla Scuola Medica Mount Sinai e, dal 1 settembre 2011, Professore di Neuroscienze al Center for Neural Science della New York University, studia da 20 anni i meccanismi biologici della memoria a lungo termine. Nelle sue ricerche esamina i meccanismi biologici tramite cui i ricordi si consolidano e riconsolidano, i processi che trasformano le informazioni appena acquisite in ricordi durevoli, e la maniera in cui i ricordi sono modulati e integrati in manifestazioni comportamentali complesse. I suoi studi utilizzano inoltre la comprensione basilare dei meccanismi di formazione dei ricordi per analizzare in che modo la memoria diventa una parte integrante di patologie come le dipendenze e il disturbo post-traumatico da stress. Si è laureata con lode all'Università di Pavia e ha conseguito un Dottorato di Ricerca in Scienze Immunologiche all'Università di Genova. Ha svolto un postdoc alla Columbia University studiando come la regolazione dell'espressione genica influenza il consolidamento della plasticità sinaptica a lungo termine nell'Aplysia californica. Dal 1997 al 2000 è stata docente alla Brown University; nel 2001 si è trasferita alla Scuola Medica Mount Sinai. Nel 2002 ha ricevuto il premio Hirschl/Weill-Caulier Career Scientist Award, nel 2007 il premio NARSAD Independent Investigator Award e nel 2009 le è stata conferita la medaglia Golgi. Nel 2004 è entrata a far parte del direttivo della Società di Cognizione Molecolare e Cellulare (Molecular and Cellular Cognition Society, MCCS) e attualmente ne è Presidente.
The Dynamic Memory Trace
Emotionally charged events are well remembered and traumatic event, even single traumatic events, can be remembered for a lifetime. Thus, shock and stress are critical components of long-lasting memories. How are these memories formed and stored? Can they be changed? I will discuss studies of my laboratory showing that memory consolidation and storage, the processes that underlie long-term memory, are very dynamic and critically involve mechanisms regulated by the stress hormones glucocorticoids. I will discuss data showing how the process of memory reconsolidation, that is a post-retrieval restabilization of a labile trace, opens a window of opportunities for strengthening or weakening memories as well as create new memory traces through new processes of consolidation. In animal models, we have identified mechanisms that can strengthen memories and prevent forgetting by tapping onto the consolidation and reconsolidation processes. We have also identified treatments that disrupt memory reconsolidation and may serve as potential therapeutic approaches for weakening traumatic memories. Finally, I will discuss the literature and our results regarding the influence of the passage of time on the reconsolidation of memory. These points have important implications for the use of memory consolidation and reconsolidation in therapeutic settings.
Come cambiamo i ricordi
Gli eventi ad alta intensità emotiva si imprimono bene nella memoria; il ricordo di quelli traumatici, fosse pure un evento singolo, può durare una vita intera. Lo shock e lo stress sono quindi elementi cruciali dei ricordi durevoli. In che maniera si formano e si immagazzinano questi ricordi? È possibile modificarli? Descriverò alcuni studi svolti nel mio laboratorio che mostrano come i processi di consolidamento e immagazzinamento dei ricordi, alla base della memoria a lungo termine, siano altamente dinamici e dipendano in maniera essenziale da meccanismi regolati dai glucocorticoidi, gli ormoni dello stress. Alcuni dati che presenterò indicano che il riconsolidamento della memoria, cioè il ristabilizzarsi di una traccia labile dopo il recupero del ricordo, spiana la strada al rinforzo o all’indebolimento dei ricordi, oltre che alla creazione di nuove tracce mnemoniche tramite nuovi processi di consolidamento. Nei modelli animali abbiamo identificato meccanismi che possono rinforzare i ricordi e impedirne la perdita, grazie ai processi di consolidamento e riconsolidamento. Abbiamo inoltre identificato alcune cure che ostacolano il riconsolidamento dei ricordi e potrebbero costituire approcci terapeutici per indebolire quelli traumatici. Esaminerò infine le pubblicazioni esistenti e i nostri risultati riguardo al ruolo del passaggio del tempo nel riconsolidamento dei ricordi. Questi temi sono di importanza essenziale per il consolidamento e il riconsolidamento dei ricordi in ambito terapeutico.