Mauro Ferrari
The Methodist Hospital Research Institute in Houston comprises over 1,200 employees and credentialed physicians, and 700+ clinical trials. TMHRI is a leader in translational medicine and emphasizes innovative approaches such as Nanomedicine, tissue regeneration, and system medicine, within the context of one of the leading hospital systems in the Nation. In Dr Ferrari’s tenure President and CEO, TMHRI has more than doubled its research grant portfolio, nearing top- 10 status in the USA among hospital-based research institutions, and recruiting 5 members of the National Academies and the Institute of Medicine. Dr. Ferrari’s degrees are in mathematics (Padova), and mechanical engineering (PhD, Berkeley California). He attended medical school at The Ohio State University. He served as tenured professor in engineering at Berkeley, Ohio State, and the University of Texas, and of internal medicine at Ohio State, The University of Texas, the
M.D. Anderson Cancer Center, and currently at Weill Cornell Medical College in New York. He directed the formulation and launch of the National Cancer Institute’s program in cancer Nanomedicine, which has been active since 2005 and remain by far the largest such program in the world. Dr. Ferrari continues to lead his laboratory at TMHRI, dedicated largely to cancer Nanomedicine and transport oncophysics. He has published more than 220 archival papers, 6 books, and over 50 patents. He has received many national and international honors.
Versione italiana
Al Methodist Hospital Research Institute di Houston lavorano oltre 1200 dipendenti e medici qualificati, e si svolgono oltre 700 esperimenti clinici. L’Istituto è leader nella medicina traslazionale e promuove tecniche innovative come la nanomedicina, la rigenerazione tissutale e la medicina sistemica, nel contesto di uno dei primi organi ospedalieri nazionali. Durante il periodo in cui il dottor Ferrari è stato presidente e amministratore delegato, sono più che raddoppiati i fondi per progetti di ricerca assegnati all’Istituto, che si avvicina ai primi dieci enti ospedalieri di ricerca in tutti gli Stati Uniti; sono stati inoltre assunti 5 membri delle accademie nazionali e dell’Institute of Medicine. Il dottor Ferrari ha conseguito una laurea in matematica a Padova e un dottorato di ricerca in ingegneria meccanica a Berkeley, California. Ha studiato medicina alla Ohio State University. In seguito è stato professore ordinario di ingegneria presso l’università di Berkeley, la Ohio State University e l’università del Texas, e di medicina interna alla Ohio State University, all’università del Texas, al M.D. Anderson Cancer Center, e attualmente al Weill Cornell Medical College di New York. Nel 2005 ha diretto la creazione e il lancio del programma sulla nanomedicina oncologica del National Cancer Institute, tuttora il maggior programma di questa natura a livello mondiale. Il dottor Ferrari continua a dirigere il suo laboratorio presso il Methodist Hospital Research Institute, dedicato principalmente alla nanomedicina oncologica e alla fisica del trasporto di massa nei tumori. Ha pubblicato oltre 220 articoli scientifici e 6 libri e detiene oltre 50 brevetti. Ha inoltre ricevuto molte onorificenze nazionali e internazionali.
Cancer Nanomedicine and Transport Oncophysics - AIRC Lecture
Nanotechnologies are of great interest in the context of the drive toward individualized oncology, and may prove to be the necessary catalyst for its large-scale implementation. In this talk I will present nanoporous-silicon-based approaches for the individualization of medical intervention: multistage vectors for the preferential localization of therapeutic agents; therapeutic monitoring nanotextured chips for the proteomic and peptidomic content profiling of biological samples; nanochannel delivery systems for intelligent time-release from implants, and bionanoscaffolds for tissue regeneration. While novel nanoplatforms engender direct clinical applications, at the same time they afford the formulation of novel frameworks and hypotheses for the basic understanding of pathological processes. In particular, multistage particulates are the probes that afford the exploration of a new perspective of cancer, that is, that the unifying aspect of the canonical ‘hallmarks of cancers’ all relate to dys-regulation of mass transport at scales including the molecular, cellular, microenvironmental, and systemic. These considerations are the starting point for “Transport OncoPhysics”.
Versione italiana
Le nanotecnologie rivestono un grande interesse nel quadro della spinta all’individualizzazione dell’oncologia, e potrebbero rivelarsi l’elemento cruciale per avviarne la messa in pratica su vasta scala. Nel seminario presenterò alcune strategie basate sul silicio nanoporoso per l’individualizzazione delle cure: vettori multistadio per il rilascio mirato di farmaci; chip ad architettura nanometrica per il monitoraggio terapeutico, destinati alla profilazione proteomica e peptidomica dei campioni biologici; sistemi a nanocanali per il rilascio temporizzato di farmaci da impianti intelligenti, e «bionanoscaffold» per la rigenerazione tissutale. Le nuove nanopiattaforme creano direttamente applicazioni cliniche, e al contempo permettono di formulare nuove teorie e ipotesi per la comprensione basilare dei processi patologici. Per esempio, i particolati multistadio sono sonde che permettono di esaminare il cancro in maniera diversa, mettendo in luce l’aspetto comune alle tipiche «caratteristiche del tumore»: queste sono tutte legate a disordini del trasporto di massa a varie scale (molecolare, cellulare, microambientale e sistemica). Su queste considerazioni si basa l’«oncofisica del trasporto» (fisica del trasporto di massa nei tumori).